Reliquie
di Alice Graziadio
Racchiudo tutto quello che trovo e che attraversa la mia vita qui e ora. Uso la resina per racchiudere il tutto al suo interno, come fosse una pelle in cui si depositano materiali di differenti nature. Per appropriarmi del lato visibile e del lato nascosto della realtà. Giustapponendo i materiali secondo le loro potenzialità. Nella coesistenza di oggetti, figure e storie in continuazione evoluzione. In opere che evocano le trasformazioni e le contaminazioni in cui siamo immersi. Opere che diventano Reliquie, custodi della conservazione.
Alice Graziadio (1994, Torino)
Vive e lavora tra Puglia e Calabria. Consegue il Diploma di Laurea Magistrale all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Attualmente é Cultrice della Materia per il corso di Tecniche pittoriche e tecniche Extramediali all’Accademia di Belle arti di Lecce tenuti dal docente Antonio De Luca. Frequenta PIA, scuola indipendente e sperimentale, di ricerca e produzione per artisti e curatori a Lecce.
Dal 2015 la sua ricerca si sposta anche nel campo del video e della performance. Presenta il suo lavoro in differenti manifestazioni promosse da UNISALENTO e DAMS, Accademia di Belle Arti di Lecce e MUST – Museo Storico di Lecce, Incipit I e Incipit II , esponendo in vari spazi come Fondo Verri, Galleria Scaramuzza.
Mostre recenti:
Museo Castromediano di Lecce, spazio espositivo Pia School (2023) ; Sonora- spazio indipendente, Taranto(2022) ; IoCalabria,Cosenza (2021) ; MOOD-Castello Svevo Normanno di Cosenza (2021);
IPAZIA ,Lecce(2019) ; Incipit II,Lecce (2018) ; Galleria Scaramuzza, Lecce(2018) ; Fondo Verri(2018) – MUST,Lecce(2018) ; Incipit I,Lecce (2017) ; Fondo Verri,Lecce(2017) ; GalleriaArca,Lecce(2017) ; Museo Internazionale Ex Campo di Concemtramento e Di Lavoro- Ferramonti di Tarsia,Cosenza (2012,2013,2014)
Presenta l’opera dal titolo:
Reliquīae , 2018, calco, tecnica mista, materiali organici e inorganici, 200x60x80.
Il corpo dell’artista che riposa. Archiviando e conservando compulsivamente nella resina e tra le strisce di tessuto materiali artificiali e scarti organici concretizzo la necessità di aderire alla realtà, di rendere sacro lo scorrere del tempo.